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INFORMATIVA AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Padre Shyam della missione del Kerala - India comunica la
finalità del ricavato lotteria ed estrazione con immagine dei premi
Il Presidente dell'Associazione Antonio Papa ringrazia le ditte
che hanno offerto i premi e tutti gli acquirenti dei biglietti
DEVASTANTE ALLUVIONE HA COLPITO Il nostro seminario di Timor Leste ha aperto le porte a 486 persone scampate alle terribili piogge torrenziali che in questi giorni stanno colpendo l’Indonesia e Timor Leste. Si tratta di famiglie, anziani, bambini e persone con disabilità. I nostri seminaristi hanno ceduto le loro camere alle mamme con bambini piccoli, mentre gli altri sfollati stanno trovando riparo nel campo da gioco coperto, che si trova all’esterno del seminario. Queste persone hanno bisogno di tutto: materassi su cui dormire (attualmente si coricano sul cemento del cortile o su qualche stuoia), coperte, vestiti, medicinali, prodotti igienici e cibo. Il vescovo e alcuni benefattori hanno subito donato dei sacchi di riso ma basteranno ancora solo per alcuni giorni. I seminaristi, con un gruppo di volontari, si sono organizzati per distribuire il cibo in due turni. Anche una madre canossiana infermiera è accorsa per prestare aiuto alle persone ferite e ammalate. Questi fratelli, assieme alle loro case di lamiera, hanno perso tutto e dovranno rimanere nel nostro seminario almeno per un mese perché il governo non ha altri posti per accoglierli. Grazie alle offerte che i nostri benefattori hanno inviato per il Fondo Emergenze, giovedì 8 aprile riusciremo ad inviare loro euro 2.600,00 ma padre Adriano Carazzolo, responsabile della missione, ci avvisa che non dispongono di altre riserve da anticipare e che la gente ha fame. Come puoi aiutare? Anche tu puoi contribuire a prestare aiuto con la tua donazione indicando come causale: EMERGENZA ALLUVIONE TIMOR LESTE Grazie!
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Giovedì 14 maggio il terribile tifone Ambo ha gravemente devastato la provincia di Samar, nelle Filippine.
Sono morte quattro persone, 7.800 sono state sfollate, la popolazione non ha cibo e nemmeno acqua potabile.
Il comune più colpito è stato proprio quello della nostra missione di Jipapad che è rimasto completamente isolato dopo che la strada e il ponte che lo collegavano all'autostrada principale sono stati spazzati via dalle acque alluvionali, salite fino ai secondi piani delle case, con venti che hanno raggiunto i 195km/h.
C’è una grande preoccupazione per la salute delle persone e in particolare gli anziani e i bambini.
Jipapad è un comune con un reddito non superiore ai 460 euro annui e spesso le tragedie che si consumano in questi luoghi non fanno notizia, per questo abbiamo pensato di dar voce alle sofferenze di questi nostri fratelli che raccomandiamo alle vostre preghiere.
Grazie per la vostra vicinanza.
Sfogliate la nostra rivista
https://issuu.com/fogliettocanossiani/docs/m_a_06
...dona il corrispondente di un uovo di Pasqua:
con euro 10,00 garantirai alimenti ad un bambino bisognoso accolto nelle missioni dei religiosi Canossiani.
E' un modo per combattere la fame e la malnutrizione, ancora oggi principali cause di mortalità infantile... e sarà davvero Buona Pasqua!
Da Padre Pierantonio Valente Buona Pasqua 2020
I RELIGIOSI CANOSSIANI A TIMOR LESTE
https://www.dropbox.com/s/sokgumjsnmu7b0z/Canossians-Timor-Leste-5Mbps-v2.mp4?dl=0
Potete inviare il vostro aiuto tramite:
• bollettino postale sul conto n. 36600518
• bonifico bancario presso Banco BPM di Verona
IBAN: IT 91 F 05034 11750 000000163682
intestati a ASSOCIAZIONE “MANO AMICA - CANOSSIANI” ONLUS
nella causale dell'offerta indicare:
Erogazione Liberale per casa di formazione HERA-TIMOR LESTE
oppure
Erogazione Liberale per opere di carità TIMOR LESTE
Mano Amica Canossiani e Cuore Amico
insieme per un CARETO-NI
a Tondo-Manila nelle Filippine
PER LE OFFERTE:
Associazione Mano Amica Canossiani-Onlus
CCB: BANCA POPOLARE DI VERONA - GRUPPO BANCO BPM IBAN IT91 F 05034 11750 000000163682
CCP: POSTALE N°. 36600518 - IBAN: IT52Y0760111700000036600518
nella causale indicare: EROGAZIONE LIBERALE PER PROGETTO CARETON-NI SAN PABLO
Progetto: adozioni a distanza |
Adottare un bambino vuol dire prenderlo per mano e, pur da lontano, accompagnarlo per il percorso scolastico, aiutandolo con rispetto nelle necessità fondamentali per vivere dignitosamente: mangiare, vestirsi, studiare, essere curato, imparare una professione. |
Scopri gli 11 perché |
Scarica il depliant |
Padre Nivio e padre Andolfo presentano la missione nuova del confratello Canossiano padre Carazzolo a Aituturina (Timor Est)
www.cuoreamico.org/index_dettagli.php?get_id=589
Per dare una mano:
invia la tua offerta a "Mano Amica Canossiani"Onlus
sul conto corrente postale 36600518
nella causale indica: EROGAZIONE LIBERALE DA.....(nome e cognome di chi intende usufruire delle agevolazioni fiscali in sede della dichiarazione dei redditi) per seminario DILI
Matumaini …una SPERANZA per il futuro dei giovani di Igoma
INTRODUZIONE
Sappiamo che i giovani cambierranno il mondo … la domanda è: come lo cambieranno?
I Padri Canossiani sono a Igoma, Mwanza da 13 anni circa, a servizio dei poveri e dei piccoli nel contesto parrocchiale e del Oratorio. La popolazione dei nostri parrocchiani è quasi di 50.000, la maggior parte dei quali vive sotto la soglia di povertà. Una grossa parte della popolazione e’ di giovani e pensiamo di poter dire che questa situazione e’ sentore della piu’ generale situazione della popolazione della Tanzania.
Matumaini …una SPERANZA per il futuro dei giovani di Igoma è un progetto sociale e di sostentamento lavorativo per i giovani della nostra parrocchia, Santa Giuseppina Bakhita. Questo progetto è sotto il programma di FORMAZIONE e EDUCAZIONE all’interno della Pastorale Giovanile Parrocchiale. Ciò vuol dire chetutti quelli che parteciperanno a questo progetto e ne avranno il beneficio sono quelli che si impegnano nel cammino di formazione umana e spirituale. In altre parole, questi giovani sono ben guidati e accompagnati in modo particolare nella loro crescita umana e spirituale, la quale non mette da parte l’aspetto sociale e lavorativo della loro vita, se intendiamo offrire loro un programma di formazione olistica.
Attuale Situazione sociale dei giovani
50% della popolazione mondiale è sotto l’età di 25 anni. Sono 3 billioni di persone. I giovani si trovano di fronte ai problemi di estrema povertà, di mancanza di lavoro e di stato povero di salute. Tante volte sono anche un gruppo che ha poche opportunità di contribuire al processo decisionale di cambiare la cosidetta situazione degradante dei giovani.
La Tanzania è il decimo paese che ha maggior numero di popolazione giovanile. 47% della popolazione è sotto l’età di 15 anni e il “boom giovanile” è prospettato per i prossimi 10 anni. I giovani sentono il peso di tre prime sfide nella loro vita: stare bene a livello di salute, ottenere uno stipendio lavorativo sostenibile, e partecipare alla vita del paese. Con 66% sotto l’età di 25 anni, e la statistica il numerocrescerà ancora nei prossimi anni, capire i giovani e la loro situazione è molto critico e al tempo stesso decisivo in Tanzania. La giovane generazione subisce pesantemente i problemi urgenti di sviluppo del paese, con l’età e la differenza sesso maschile – femminile di una gerarchica società che rinforza l’esclusione dei giovani dal programma decisionale, sia a livello locale che nazionale.
La popolazione giovanile
% di popolazione sotto l’età di 25 anni: 66%
% di popolazione di età di 15 – 24 anni: 17.3%
% sotto l’età di 15 anni: 47.4%
Ragazze e Gravidanza
Tasso di fertilità adolescenziale (nascite ad ogni 1000 ragazze di età 15-19 anni): 130
44% di ragazze madri au incinte del primo bambino all’età di 19 anni
Giovani e lavoro
% di giovani senza lavoro: 53.3% (MDG 8)
% di giovani che accedono al microcredito: 4%
Giovani e Educazione
Tasso di Alfabetizzazione di 15-24 anni di età: 77.4% (MDG 2)
BISOGNO DI LAVORO E SOSTENTAMENTO
Matumaini …una SPERANZA per il futuro dei giovani di Igoma è un progetto sociale e lavorativo che affronta il bisogno e richiesta della giovane generazione nel costruire il loro futuro. Il programma di FORMAZIONE olistica che offriamo ai nostri giovani della Parrocchia non può ignorare il loro bisogno di lavoro e sostentamento. La Pastorale Giovanile Parrocchiale desidera guidare e accompagnare i giovani affinchè possano costruire la loro vita nella prospettiva futura.
I giovani sono maggiormente colpiti dal problema di mancanza di lavoro in Tanzania: 53.3% di loro non hanno lavoro, e sembra che il tasso di disoccupazione cresca ancora man mano che la popolazione cresce. Le donne senza lavoro supera gli uomini disoccupati con 33%. L’ultimo studio di Restless Development in Southern Highlands mostra che solo 25% di ragazze continuano a studiare, da scuola primaria e quella secondaria. Per questo c’è il bisogno di un investimento significativo perchè le potenzialità delle donne siano sfruttate per lo sviluppo e produttività economica in Tanzania.
L’agricultura rimane il principale fonte di lavoro in Tanzania dando opportunità di occupazione al 62.3% di uomini e 68.5% di donne. Tuttavia, questo settore produce solo un quarto del Prodotto Interno Lordo (PIL) del paese. Per i giovani l’agricultura è la prima fonte di lavoro, ma il settore è caratterizzato da incentivi limitati (paga bassa, incertezza e condizioni pessime di lavoro) e fortemente penalizzato dall’impatto di cambiamento climatico.
Mentre il settore privato è considerato il motore di crescita in Tanzania, il tasso di opportunità lavorativa non soddisfa la richiesta dei giovani. La tendenza mostra la fuga dei giovani disoccupati da regioni rurali a zone di città o territori più sviluppati sperando di trovare lavoro in questo settore. Tuttavia, questi giovani finiscono disoccupati, o lavorano per tante ore al giorno ma sottopagati, e peggio ancora, lavorando devono affrontare rischi per la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
Alcune OSSERVAZIONI importanti:
- Lavoro pagato nelle zone rurali è molto limitato, il che causa la migrazione giovanile verso zone urbane. Siccome offerte di lavoro non sono sufficienti, il numero di giovani disoccupati in città o territori più sviluppati cresce esponenzialmente.
L’agricultura è un settore più usato per il consumo piuttosto che la generazione di reddito. Giovani da zone rurali sono spesso i “poveri lavoratori”, senza stipendi o i loro salari vanno direttamente ai genitori.
- Le giovani donne affrontano un triplo peso: sono più colpite da disoccupazione, guadagnano pochissimo quando lavorano, e in fine si trovano in condizioni ostili nel cercare lavoro e nei luoghi di lavoro come situazioni di adescamento sessuale, molestia e stereotipo negativo.
- I giovani hanno poche opportunità di imparare abilità nuove per aiutarli a iniziare e sostenere un’impresa.
- L’accesso al sostegno finanziario è estremamente basso con solo 4% di giovani che hanno l’accesso al microcredito. Il commercio giovanile fatica a raggiungere i criteri qualificanti per investimento finanziario di poter iniziare e far fiorire i propri affari.
Le AMBIZIONI PERSONALI dei GIOVANI della nostra Parrocchia:
Ø Essere indipendenti e autosufficienti nel imparare e sviluppare capacità e talenti per poter iniziare un’attività
Ø Venire insieme in gruppi, formulare grandi progetti e iniziare a implementare
Ø Avere risorse economiche per partecipare a diversi corsi professionali
Ø Creare altre opportunità per altri giovani soprattutto quelli che vengono dai villaggi
SFIDE reali e concrete:
v È molto difficile per i giovani trovare un lavoro, perfino per quelli che hanno finito gli studi. I datori di lavoro vogliono diversi anni di esperienza; NEPOTISMO; favoreggiamento finanziario o sessuale.
v I giovani sono colpiti da problemi sociali come droghe, criminalità, alcolismo; la depressione impedisce ai giovani di vedere un lavoro o qualsiasi attività come una possibilità di vita.
v Condizioni di lavoro sono molto povere e tante volte pericolose perchè le leggi non vengono applicate.
v I giovani non hanno l’accesso al capitale iniziale, come tanti programmi del governo non sono mai implementati.
MATUMAINI … PROGETTO DI LAVORO E IMPRENDITORIALITÀ
La Pastorale Giovanile Parrocchiale non compie miracoli. Non possiamo risolvere problemi economici e sociali della giovane generazione, ma neanche chiudere i nostri occhi e ignorare i problemi sopra citati concentrandosi solo sull’aspetto spirituale della formazione. Come educatori abbiamo l’obbligo morale di guidare i giovani affinchè possano proseguire il loro sogno per il futuro. Sono poveri, ma hanno la responsabilità e la dignità di non vivere o rimanere nella condizione degradante e povera per tutta la vita. Noi, educatori, non intendiamo provvedere aiuti istantanei ai giovani come soldi, regali, o altre cose che non aiutano a costruire il loro futuro. Prima di tutto vorremmo accompagnarli nella formazione umana e cristiana aiutandoli a vivere i valori cristiani che li permettono di affrontare con speranza la loro situazione problematica attuale. Con loro lavoriamo insieme per poter rispondere concretamente a situazioni difficili che stanno vivendo, provvedendoli la possibilità e opportunità di lavorare o di iniziare un’attività qualsiasi.
Purtroppo, la nostra Parrocchia è economicamente povera. Siamo ancora nella fase di finire e completare la costruzione della Chiesa parrocchiale con l’aiuto dei parrocchiani e alcuni benefattori. Abbiamo anche delle iniziative e progetti caritatevoli especialmente per i più poveri, disabili e malati. Per questo motivo non abbiamo fondi sufficienti per iniziare un nuovo progetto lavorativo per i nostri giovani, però non possiamo ignorare il bisogno urgente di questo progetto per il futuro della giovane generazione. Non perdiamo la speranza e proviamo a chiedere aiuto e sostegno da confratelli, amici e conoscenti o persone generose che hanno a cuore i giovani.
Allora cos’è questo PROGETTO DI LAVORO E IMPRENDITORIALITÀ per i giovani di Igoma?
La prima fase di questo progetto è offrire CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE (falegnameria, elettricista, idraulico, saldatura, riparatore elettronico, cucito, ecc.)
La seconda fase è assistere coloro che avranno finito i corsi nel cominciare un nuovo lavoro per un certo periodo ben definito: possiamo creare diverse opportunità di lavoro in diverse aree della nostra parrocchia.
La terza fase è di sgancio, per essere indipendenti e lavorare da soli, dopo aver avuto esperienza di lavoro nella seconda fase ed essere autonomi.
Di che cosa abbiamo bisogno?
1. Abbiamo maggiormente bisogno di FONDI per gli insegnanti di CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE. Per offrire ai giovani insegnamento e formazione di qualità, è necessario trovare bravi insegnanti e istruttori e pagarli secondo giustizia.
2. ATTREZZI E MATERIALI NECESSARI per l’istruzione/formazione ed eventuale lavoro dopo il corso. Sono indispensabili, per assicurare la continuità di questo progetto. All’inizio, aiuteremo i giovani a iniziare un lavoro dopo aver frequentato i corsi, ma non avranno l’autonomia economica per comperarsi quanto serve per il loro lavoro. Per questo motivo gli diamo la possibilità di lavorare sotto la nostra supervisione e guida (con la nostra attrezzatura) fino a quando avranno l’autonomia e autosufficienza necessaria per essere indipendenti.
3. Il terzo elemento molto necessario è il capitale iniziale per un eventuale lavoro e attività dei nostri giovani. Tante volte quelli che desiderano lavorare o fare un’attività commerciale sono bloccati o impossibilitati dalla mancanza di capitale iniziale. Qui in Tanzania iniziare un piccolo negozio o altre attività non è molto complicato, però è necessario aiutare e guidare i giovani a programmare e organizzare bene il proprio lavoro.
AIUTO CONCRETO E IMPEGNO
Affinchè possano essere realizzati il sogno dei nostri giovani e il desiderio di noi, educatori, abbiamo bisogno di un aiuto concreto e impegno da persone generose. Sappiamo bene un proverbio famoso, “Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”. Nella nostra situazione presente questo progetto lavorativo non si concentra soltanto su tempo, desiderio, conoscenza e competenza, ma tiene conto anche all’aspetto di fondi o budget necessario per iniziare, sostenere e assicurare il processo di crescita e sviluppo della vita dei nostri giovani.
Per questo motivo, bussiamo alla porta del vostro cuore per chiedervi di aiutare e sostenere questo progetto sociale/lavorativo per i nostri giovani. Potreste essere benefattori e sostenitori di questo progetto impegnativo. Da parte nostra, i padri, vi assicuriamo la comunicazione costante per aggiornare e farvi partecipi dello sviluppo di quanto verra’ realizzato. È la nostra responsabilità e impegno informarvi e mantenere aperta la comunicazione tra voi e i nostri giovani.
Se avete il desiderio di venire e visitare Mwanza, Tanzania per vedere la realtà qui e verificare questo progetto, siete BENVENUTI. KARIBUNI SANA!
Concretamente, come benefattori e sostenitori di questo progetto, vorremo chiedervi di donare:
v 50 euro al mese
v o 300 euro per 6 mesi
v o 600 euro all’anno
OPPURE SOSTENERE I CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E COSTI DEI ATTREZZI/MATERIALI:
v FALEGNAMERIA 200 euro
v ALLEVAMENTO DI ANIMALI 700 euro
v AGRICULTURA 250 euro
v ELETTRICISTA PROFESSIONALE 150 euro
v CUCITO 650 euro
v SALDATURA 350 euro
Potete inviare il vostro aiuto tramite
• bollettino postale sul conto n. 36600518
• IBAN c/c postale: IT52 Y076 0111 7000 0003 6600 518
• bonifico bancario presso Banca Popolare di Verona - Banco BPM: IBAN: IT 91 F 05034 11750 000000163682
intestati a ASSOCIAZIONE “MANO AMICA - CANOSSIANI” ONLUS
La ricevuta di versamento va conservata perché documento valido ai fini delle detrazioni fiscali nella dichiarazione dei redditi.
Contatti:
Via S. G. Bakhita, 1 – 37142 Poiano - Verona
tel 045/8408891 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.30
e-mail uff.missioni@canossiani.org; P. Gianluigi Andolfo: 333 777 8455
Infine, vi ringraziamo di cuore per la collaborazione e l’aiuto concreto che assicurate per il futuro dei giovani poveri di Igoma. Che questo sogno diventi realtà! Asanteni sana!
Il SIGNORE della VITA vi benedica sempre.
DEVASTANTE ALLUVIONE HA COLPITO L’INDONESIA E LA NOSTRA MISSIONE DI TIMOR LESTE
Il nostro seminario di Timor Leste ha aperto le porte a 486 persone scampate alle terribili piogge torrenziali che in questi giorni stanno colpendo l’Indonesia e Timor Leste. Si tratta di famiglie, anziani, bambini e persone con disabilità.
I nostri seminaristi hanno ceduto le loro camere alle mamme con bambini piccoli, mentre gli altri sfollati stanno trovando riparo nel campo da gioco coperto, che si trova all’esterno del seminario.
Queste persone hanno bisogno di tutto: materassi su cui dormire (attualmente si coricano sul cemento del cortile o su qualche stuoia), coperte, vestiti, medicinali, prodotti igienici e cibo.
Il vescovo e alcuni benefattori hanno subito donato dei sacchi di riso ma basteranno ancora solo per alcuni giorni.
I seminaristi, con un gruppo di volontari, si sono organizzati per distribuire il cibo in due turni. Anche una madre canossiana infermiera è accorsa per prestare aiuto alle persone ferite e ammalate.
Questi fratelli, assieme alle loro case di lamiera, hanno perso tutto e dovranno rimanere nel nostro seminario almeno per un mese perché il governo non ha altri posti per accoglierli.
Grazie alle offerte che i nostri benefattori hanno inviato per il Fondo Emergenze, giovedì 8 aprile riusciremo ad inviare loro euro 2.600,00 ma padre Adriano Carazzolo, responsabile della missione, ci avvisa che non dispongono di altre riserve da anticipare e che la gente ha fame.
Come puoi aiutare?
Anche tu puoi contribuire a prestare aiuto con la tua donazione indicando come causale: EMERGENZA ALLUVIONE TIMOR LESTE